No, non avevo finito le 'C' e le 'H', nè ho avuto un ritorno improvviso all'adolescenza...la 'K' è voluta perchè ritengo che oggi la parola 'amico' sia inflazionata.
Si chiama 'amico' anche chi dovrebbe essere chiamato 'conoscente', si dichiara amicizia con leggerezza, si dice ti voglio bene a caso...
Per me l'amicizia è una cosa seria perciò, viste anche le solenni fregature prese con falsi amici incontrati lungo la via, ho deciso di usare la K per identificare le mie amike ed enfatizzare maggiormente il concetto con quel 'vere' sopra.
Le mie amike sono quelle che mi amano per come sono, coi miei pregi e i miei innumerevoli difetti. Le amike senza cui non potrei stare, le amike che sono amike anche se abitiamo distanti, le amike che macinano chilometri solo per abbracciarmi, le amike che sono amike anche se talvolta non siamo d'accordo su determinati argomenti (perchè essere amici significa anche accettare le diversità e superare i contrasti), le amike che hanno sempre una parola per me ed è quella giusta, le amike che mi basta guardare per capire tutto, le amike per cui scalerei le montagne se me lo chiedessero, le amike a cui voglio un bene dell'anima: le amike vere!
Abbiamo scattato questa foto a settembre 2009, durante il ricevimento dato per il battesimo del mio bambino...e finalmente è arrivata l'ispirazione per scrapparla.
Lo sketch 73 di Let's Capture These Sketches era perfetto, così come il
Challenge #1 di Two Peas (use a trend)...ecco lo sketch e la mia interpretazione.